A livello europeo, nel 2020, il 13,7% della popolazione ha segnalato problemi ambientali nella zona in cui vive, causati da fattori come l’inquinamento. Una questione sentita anche e soprattutto dai giovani: tra 16 e 24 anni la percentuale si attesta al 14,3% in Europa. In Italia, la quota è anche più elevata. Criticità come sporcizia, inquinamento o altri problemi ambientali nella propria zona vengono segnalate dal 17,4% dei residenti tra 16 e 24 anni. Un valore sensibilmente superiore a quello dei coetanei Ue (14,3%) e anche alla media della popolazione italiana (15,2%). Nel confronto Ue, il nostro paese si colloca al quarto posto dopo Malta (30,4% di giovani 16-24 anni che rilevano problemi ambientali dove vivono), Grecia (22,8%) e Francia (20,9%). L’Italia si colloca sopra la media europea e molto distante dai paesi che – nel contesto continentale – si caratterizzano per una bassa quota di giovani cittadini che vivono in aree con problemi ambientali o d’inquinamento. Come la Svezia, dove nel 2020 il 2,7% delle ragazze e dei ragazzi ha segnalato questa criticità.
Il dato della Polonia fa riferimento al 2019 (anziché al 2020). Quello della Germania è indicato come a bassa affidabilità dall’istituto di statistica. Il dato medio Ue è stimato.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Eurostat
(pubblicati: venerdì 2 Febbraio 2024)